Uomo vs Donna: Fisiologia dell’esercizio fisico

Da molti studi emerge che vi è una differenza muscolare evidente tra uomo e donna, ed emerge che l’uomo ha una percentuale di fibre di tipo I leggermente inferiore rispetto le donne, mentre le fibre di tipo IIA sono leggermente maggiori negli uomini rispetto le donne.

LA CONTRATTILITA’

La velocità massima di conduzione nervosa che esprime la forza, è significativamente maggiore negli uomini rispetto alle donne. La capacità di resistenza alla fatica di un muscolo è un indicatore della capacità di recupero e può differire. In generale, i muscoli maschili sono soggetti maggiormente a fatica, rispetto alle donne. Studi condotti sui muscoli flessori del gomito ed estensori del ginocchio, mostrano una significativa perdita di attivazione dell’unità motorie nei maschi rispetto le femmine in seguito a un affatticamento protatto nel tempo. Negli studi, la forza scende al 93% del massimo nelle donne, contro l’ 80% negli uomini dopo 1 minuto di esercizio. Le donne hanno una resistenza alla fatica di circa 15 minuti, mentre gli uomini circa 8 minuti e dopo aver raggiunto l’esaurimento, il recupero avviene più velocemente nelle donne. La fatica sembra anche essere muscolo-specifica, come evidenziato da analisi sia sul bicipite femorale che sui muscoli estensori della zona lombare, mostrando che nelle donne, la stanchezza è simile in entrambi i gruppi muscolari, mentre gli uomini subiscono un affaticamneto maggiore nella zona lombare rispetto al bicipite femorale. Queste differenze possono essere dovute al maggiore numero di fibre di tipo I nelle donne, che caratterizzate dal metabolismo ossidativo lento, offrono maggiore resistenza.

DIFFERENZA DI FORZA

La forza è maggiore nell’uomo, in quanto ha maggiore sezione trasversa del muscolo.

Nella donna vi è:

  • 40%-60% di forza in meno negli arti superiori, rispetto l’uomo
  • 25%-30% di forza in meno negli arti inferiri, rispetto l’uomo
  • Invarianza delle capacità intrinseche dei muscoli
  • Invarianza della forza per la stessa quantità di muscolo
  • Minori area di sezione trasversa e forza
  • Maggiore sviluppo delle masse muscolari al di sotto della cintura
  • Minore forza dei muscoli della parte superiore del corpo, relativamente al peso corporeo o alla massa magra.

La differenza di distribuzione di massa è dettata sempre da fattori ormonali, ovvero, la quantità di recettori degli ormoni nella donna, sono maggiori negli arti inferiori, mentre nell’uomo, sono maggiori nella parte superire.

RESISTENZA ALLA FATICA

Le donne resistono maggiormente alla fatica rispetto agli uomini.

Questo dipende da:

  • Minore massa muscolare, che richiede ovviamente a un minor fabbisogno di ossigeno
  • Minore compressione vascolare durante la contrazione muscolare, quiandi l’irrorazione non viene bloccata
  • Diverso metabolismo a causa degli ormoni, in quanto la donna predilige il metabolismo lipidico, per opera degli estrogeni
  • La percentuale di fibre tipo I, maggiore nella donna, anche se questo non è il fattore principale, però da il suo piccolo contributo
  • Migliore efficienza nel reclutare unità motorie (fattori nervosi).

DIFFERENZA NELL’APPARATO CARDIOVASCOLARE

Nelle donne abbiamo:

  • Minori dimensioni del cuore e dei vasi
  • Minore attività simpatica e maggiore attività parasimpatica, data dagli ormoni femminili che agiscono sui recettori adrenergici, riducendone l’espressione
  • Maggiore aumento della FC nelle condizioni di stress, quindi aumenta maggiormente la risposta centrale, piuttosto che quella periferica
  • Minore predisposizione all’ipertensione
  • Minore incidenza di insufficienza cardiaca.

DIFFERENZE NELLA COMPOSIZIONE DEL SANGUE

Sempre nella donna troviamo:

  • Ematocrito del 37-48%, contro il 40-52% dell’uomo
  • Maggiore livello ematico di HDL e minore di LDL e trigliceridi
  • Minore protidemia e pressione oncotica, quindi nel processo di filtrazione che avviene nei capillari arteriosi, si disperderebbe più plasma, portando ad una ipovolemia, ma tutto questo viene compensato nell’avere una minore pressione arteriosa.

RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Nelle donne:

  • Le donne prima della menopausa presentano minore incidenza, rispetto agli uomini, di malattie cardiovascolari.
  • Effetto anti-eteromatoso degli estrigeni, in quanto limitano l’accumulo di tessuto adiposo nelle pareti arteriose.
  • Minore resistenze vascolare, dovuto a fattori genetici: il cromosoma Y nell’uomo, ha un gene che è coinvolto nella risposta vasomotoria, responsabile quindi della maggiore resisteza periferica. Quindi stessi geni nell’uomo e nella donna, esprimendosi in modi differenti, portano a differenze funzionali
  • Interazione degli ormoni con le “proteine cardio-protettive” (es. Hsp70). Queste proteine si oppongono allo stress ossidativo/termico. Nelle donne vi è maggiore presenza di queste proteine. Per questo la donna tollera di più la fatica, in quanto tollera megio lo stress. La loro espressione è regolata sempre agli estrogeni, e la loro produzione è maggiore nell’esercizio di alta intensità
  • Dopo la menopausa le donne hanno gli stessi fattori di rischio degli uomini.

RISPOSTE CARDIOVASCOLARI ALL’ESERCIZIO FISICO

Le donne rispetto agli uomini, hanno maggiore frequenza cardiaca in esercizio sotto-massimale, ad uguali livelli di eserczio, rispetto agli uomini. Stessa gittata cardiaca e stessa frequenza cardiaca massima. Presentano una minore gittata sistolica a riposo.

DIFFRENZE NELL’APPARATO RESPIRATORIO

Rispetto agli uomini, le donne hanno:

  • Minori dimensioni dei polmoni
  • Minore capacità di diffusione polmonare a riposo
  • Minore flusso respiratorio massimale
  • Maggiore sensibilità all’ipercapnia e all’ ipossia
  • Maggiore frequenza respiratoria a risposo e nell’esercizio
  • tendenza all’alcalosi compensata del Rene
  • Le donne sono più sensibili alla Co2

RISPOSTE METABOLICHE NELLA DONNA

In media, dopo la pubertà, il V’O2 max/kg della donna è il 70/75% in meno di qualo dell’uomo. Il minore consumo di ossigeno è dovuto anche al minore ematocrito, quindi minore capacità di trasporto dell’ossigeno. Hanno uguali valori di V’O2 a uguali intensità assolute di lavoro e simili soglie relative del lattato.

USO DEI SUBSTRATI ENERGETICI NELLA DONNA

Lipidi

  • Rispetto agli uomini, le donne utilizzzano maggiormente i trigliceridi
  • Maggior percentuale di fibre tipo I
  • Più lipidi intracellulari nel muscolo scheletrico
  • Maggiore lipolisi generale
  • Effetto degli etrogeni sul matabolismo dei lipidi.

Glucidi

  • Minore uso di carboidrati durante l’esercizio
  • Stesso contenuto di glicogeno intracellulare
  • Minore ossidazione dei carboidrati all’uso
  • Effetti secondari all’uso dei lipidi.

ADATTAMENTI ALL’ALLENAMENTO

La forza aumenta poco nelle donne. Mentre nell’uomo prevalgono per l’aumento della forza, i fattori ipertrofici, per la donna l’aumento della forza è data maggiormente da fattori nervosi. il Vo2 Max può aumentare in entrambi con l’allenamento, di poco. Con l’allenamento nella donna aumentano gli andorgeni, portando a una lieve ipertrofia.

BIBLIOGRAFIA

K. M. Haizlip, B. C. Harrison, and L. A. Leinwand “Sex-Based Differences in Skeletal Muscle Kinetics and Fiber-Type Composition” PHYSIOLOGY 30:30-39,2015

Wilmore and Costill “Fisiologia dell’esercizio fisico e dello sport”, Calzetti e Mariucci, 2005

 

 

 

 

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