Studi scientifici dimostrano che i campi elettromagnetici a bassa frequenza e a bassa intensità mostrano effetti positivi sul trattamento delle patologie osteoarticolari con efficacia anche nel campo della rigenerazione dei tessuti.
Ne è un esempio lo studio “Ultra-Low Electromagnetic Fields Application on In Vitro Cartilage Regeneration: A Pilot Study to Improve Treatment of Osteoarticular Diseases”, che si concentra sulla rigenerazione cartilaginea, vale a dire di quei tessuti, le cartilagini appunto, che proteggono e avvolgono le articolazioni.
Secondo lo studio, nel corso della vita la cartilagine articolare è sottoposta ad un fisiologico rimodellamento, tuttavia, il tessuto possiede un basso potenziale di autoriparazione. Inoltre, l’invecchiamento riduce la capacità del tessuto di autorigenerarsi e di ristabilire le proprie funzionalità, aumentando il rischio di degenerazione progressiva e di danni alla superficie cartilaginea delle articolazioni. Lesioni traumatiche e legate all’età della cartilagine articolare, se non trattate, portano a dolore e compromissione articolare, che è definita come osteoartrite, patologia estremamente invalidante di cui soffrono oltre 200 milioni di persone in tutto il mondo.
Lo studio completo è consultabile a questo link: https://www.mdpi.com/2076-3417/12/9/4116/htm
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Recupero post trauma distorsivo
A differenza di una ginnastica generica o sport, attività non specifiche per la risoluzione di problemi, ma che hanno lo scopo di ricercare il benessere psicofisico globale del paziente, l’esercizio terapeutico viene prescritto da un terapista specializzato a seguito di una valutazione che ha l’obiettivo di identificare le strutture problematiche che necessitano maggior lavoro e attenzione.
Capita spesso che vengano proposte al paziente attività generiche per la risoluzione di problemi funzionali. Ma attività non specifiche, come ginnastica di gruppo o videocorsi, non sempre sono utili, e anzi rischiano di ritardare o impedire la risoluzione completa delle problematiche, fino addirittura a peggiorarle.
Un esempio su tutti? Le attività di ginnastica in acqua per il mal di schiena. In teoria il lavoro in acqua dovrebbe ridurre il carico sulla schiena, ma dall’altro lato impedisce di intervenire efficacemente su questo distretto. L’approccio più valido di cura risulta essere quindi l’esecuzione di esercizi mirati fuori dall’acqua.
